“Questa giornata segna l’avvio formale della terza fase di programmazione sociale regionale”. Con queste parole ha preso il via nei giorni scorsi la Commissione Regionale per le Politiche Sociali, riunitasi a Bari presso la sede del Consiglio Regionale. La Commissione ha ricostruito il quadro di interventi effettuato nei due cicli di programmazione, volgendo lo sguardo all’anno in corso e alla futura programmazione, presumibilmente 2013-2015. Intanto per il 2013 sono riconfermati i 270 milioni di euro per i Piani Sociali di Zona, nonostante le incertezze per il futuro, i tagli al Fondo Sociale e le recenti minacce del Governo centrale di ulteriori tagli ai trasferimenti delle Regioni.
“L’annualità 2013 – dice Anna Maria Candela, dirigente regionale del Servizio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria – sarà momento di transizione, considerata la situazione di attesa, da parte nostra, di indirizzi comunitari e nazionali. La nostra azione, tuttavia, deve puntare ad evitare la frammentazione dei servizi, ricostruendo una filiera di servizi organizzata, capace di intercettare bisogni e offrire risposte. La novità del nuovo Piano regionale sarà quella di non avere cifre inutilizzate, ma programmare senza accumuli. L’auspicio é che non si pongano freni dall’alto al sistema di welfare pugliese”. Di certo, oltre alle risorse ordinarie, si potrà contare sulle risorse straordinarie e aggiuntive per i servizi agli anziani e all’infanzia.
“Abbiamo bisogno di fare scelte coraggiose per continuare la strada intrapresa – aggiunge la dirigente regionale del servizio benessere sociale e pari opportunità Francesca Zampano -,e sopratutto gli Ambiti devono optare per scelte coraggiose. Il prossimo Piano regionale deve avere come prioritario un investimento sulla cultura dell’accoglienza che passa dalla crescita del capitale sociale e del capitale umano delle nostre comunità“.