UNA FAMIGLIA CHE EDUCA

Genitori non si nasce ma si diventa

 

* La famiglia oggi non è al centro dell’attenzione politica, e dal punto di vista sociale appare molto frammentata: In essa i figli non ricevono più orientamenti educativi ai valori fondamentali della vita. Da qualche decennio la Chiesa si sta preoccupando fortemente di orientare la politica al “bene comune”, e di far recuperare ai genitori che vogliono far diventare “cristiani” i propri figli, di ac-compagnarli in questo loro ruolo primario.

 

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UNA PARROCCHIA CHE EVANGELIZZA

Cristiani non si nasce ma si diventa

 

* I catechisti da soli non possono educare cristianamente i fanciulli, perché l’esperienza di fede na-sce e si sviluppa in famiglia. La parrocchia (pastori, catechisti e genitori) accompagna i fanciulli nella crescita cristiana, attraverso un processo di crescita con tappe di maturazione progressiva, fino alla età della maturità. La parrocchia deve diventare “famiglia delle famiglie”.

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UNA SOCIETÀ CHE INCLUDE

Ognuno è “diverso” dall’altro: originale, non fotocopia

 

* La diversità non è la varietà delle persone distinte in “sani e malati”, “normali e disabili”, “vecchi e bambini”… ma è l’insieme della ricchezza umana. Nella vita di famiglia, in parrocchia, nel quar-tiere, in società, ognuno porta le sue “abilità” e va considerato per se stesso e non nel confronto con gli altri. Dio stesso ci “chiama per nome”. Il nome esprime la nostra identità con le sue specifiche caratteristiche, ed evidenzia che ciascuno, anche nella sua povertà, può arricchire l’altro, per vivere senza esclusioni nella fraternità. 

 

 


 

 

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