Breve presentazione del progetto

 

È in corso da qualche mese la raccolta firme, a livello nazionale, per la presentazione in Parlamento di una legge di iniziativa popolare finalizzata all’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento per la Difesa Civile non armata e nonviolenta.

Viviamo una stagione in cui la Pace è minacciata da situazioni geopolitiche molto complesse e contraddittorie e dal riemergere di un linguaggio bellicista, nei mezzi di comunicazione e nel linguaggio della politica che sembra preparare l’opinione pubblica all’idea dell’ineluttabilità di una nuova devastante guerra.

È un dovere della società civile in tutte le sue espressioni, laiche e religiose, promuovere linguaggi e prassi di Pace per scongiurare la possibilità di avventure belliche che, come dimostra la situazione attuale  in IRAQ, in Libia o  in Afganistan, non producono altro che distruzione e ulteriore destabilizzazione, oltre a migliaia di vittime civili, considerate semplicemente effetti collaterali.

Questa proposta di legge intende dare concretezza al ripudio della guerra, solennemente proclamato all’art. 11 della Costituzione Italiana, suggerendo prassi orientate al disarmo e della nonviolenza, come nel caso dell’istituzione dei Corpi Civili di Pace: contingente addestrato, attraverso tecniche nonviolente, ad intervenire in aree di crisi senza l’uso delle armi.

Con l’approvazione della suddetta legge di iniziativa popolare, che prevede come strumenti di finanziamento del progetto un trasferimento annuale di risorse dal Ministero della Difesa e l’opzione fiscale del 6×1000 in dichiarazione dei redditi, il concetto di Difesa della Patria si allarga alla prassi nonviolenta indispensabile per promuovere il dialogo politico e culturale tra gli Stati e i popoli e le rispettive opinioni pubbliche.

Tale iniziativa è promossa da una vasto cartello di associazioni e movimenti laici e cattolici tra cui:

Movimento Nonviolento, Pax Christi, Caritas Italiana, Comunità Papa Giovanni XXIII, Mani Tese, Commissione sinodale per la diaconia, Federazione salesiani per il sociale, Emmaus Italia, Beati i Costruttori di Pace, Gruppo Abele, Libera, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia, Movimento Internazionale di Riconciliazione, ecc.

Invitiamo pertanto le comunità ecclesiali a farsi promotrici, nelle rispettive comunità di tale raccolta di firme, facendo propria l’urgenza della Pace in un momento non facile come questo.

Il Comitato promotore di Bari

 

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http://www.difesacivilenonviolenta.org/