Interverranno diverse personalità accademiche, dell’Università Pontificia Salesiana e dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, che hanno conosciuto e condiviso con don Recchia percorsi professionali e di studi.
In don Recchia – docente di Latino e di Letteratura Cristiana per un trentennio presso l’Università di Bari – è stato sempre vivo l’intento di comprendere il motivo per cui le opere di Gregorio Magno furono tanto ricopiate e lette nel Medioevo, giungendo a conclusione che doveva esserci un’innovazione profonda introdotta dal pontefice nelle lettere cristiane che ne giustificava l’interesse in vari ambienti ecclesiastici.
Del grande Papa e dell’esegeta innovatore, don Recchia ha preso lo stile della contemplazione e della ricerca di Dio nello studio accurato della Parola. Gli studi compiuti hanno dato a don Recchia una dimensione di spiritualità molto profonda, che ha saputo mettere a disposizione di quei sacerdoti e laici desiderosi di compiere un cammino di maggiore impegno religioso.
I suoi volumi su Gregorio Magno meritano attenzione accademica, ma anche attenzione religiosa e cristiana, per i molti stimoli e le molte prospettive di perfezione che aprono ai credenti. Ad oggi don Vincenzo Recchia è considerato lo studioso più esperto su Gregorio Magno.