“Regina coeli, laetare, alleluia! Quia quem meruisti portare, alleluia! Resurrexit, sicut dixit, alleluia! Ora pro nobis Deum, alleluia!”. La Chiesa, così, nel tempo pasquale, saluta ed invoca la Vergine Madre Maria. È nella contemplazione del Mistero Pasquale, celebrato con tanta intensità fino al giorno di Pentecoste, che si erge, soprattutto in questo mese di maggio, la figura di Maria, Vergine dell’Ascolto, modello ed esemplarità per noi cristiani.
L’icona della Vergine dell’Ascolto, qui riportata, ci appare l’immagine che meglio può sintetizzare con luminosa evidenza, in questo tempo di ascolto gioioso della parola del Risorto, la risposta vera ed autentica alle ansie del nostro tempo. In questi giorni, mentre riflettiamo, dinanzi ad alcuni assurdi suicidi ed efferati suicidi, la mancanza di speranza esistente nei giovanissimi che alla prima difficoltà non sanno reggere, ci pare che proprio a loro, alle stesse famiglie cristiane, bisogna ridare Gesù, la nostra speranza.
Nell’icona presente nella Cappella dell’Ascolto dell’Oasi S. Biagio, nel Centro di spiritualità animato dalle FMA a Subiaco, nei pressi di Roma, Maria ascolta la Parola di Lieto Annuncio del Figlio. Ella stessa sorregge sulle sue ginocchia, con sguardo attento e dolce sorriso, e con la mano destro ce lo indica: Egli è la nostra Salvezza, la nostra Vita, la nostra Risurrezione. Maria è la Vergine che ci indica la via: Cristo Signore. Nei mari procellosi della nostra vita affannata, Ella ci indica il porto sicuro dove approdare. Nei sentieri tortuosi del nostro pellegrinaggio terreno ci indica il fine ultimo a cui mirare: la piena configurazione al Crocifisso Risorto!
La presenza di Maria, che accompagna la Chiesa nascente facendosi modello per essa di come si attende e ci si apre allo Spirito, è sicurezza e fiducia per tutti. Bisognerebbe che i genitori cristiani non solo affidassero a Lei la famiglia, ma, alla scuola di Lei, donna del popolo, povera, casalinga…, imparassero ad affidarsi e dipendere dal Signore, anche per avere il coraggio, qualche volta, di non dare tutto e subito ai figli; cosa che così spesso origina il loro male e la loro debolezza di fronte alle difficoltà della vita.
L’esemplarità di Maria, docile madre della sapienza, che proviene dall’ascolto della Parola e dalla contemplazione nella preghiera, per la Chiesa e per i fedeli, in virtù della stessa presenza e azione dello Spirito Santo, costituisce l’esortazione ad un cammino di imitazione spirituale, alimentato dalla sua presenza nella celebrazione liturgica.
Ci piace concludere questo nostro editoriale con i versi dedicati, dall’inno Akàthistos, alla Vergine dell’Ascolto: “Noi contempliamo la Vergine santa quale lampada splendente a coloro che stanno nelle tenebre, perché dopo aver accesso la luce immateriale conduce tutti alla conoscenza divina”.
Cordiali auguri! Insieme con Maria verso Gesù.
don Pino Ruppi
Vicario Istituto Salesiano Redentore
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