Da sempre nella storia del quartiere Libertà di Bari l’Opera salesiana Redentore ha rappresentato il presidio

avanzato, per le nuove generazioni e le loro famiglie,  di educazione al vivere civile. Una battaglia quotidiana che non può essere combattuta da pochi ma deve entrare nel DNA di tutti. Per questo 3 anni fa, presso l’Opera Salesiana di Bari nacque il “Laboratorio Don Bosco oggi”, presso cui, il 19 febbraio 2015 fu inaugurata la scuola di formazione sociale che ha realizzato un corso di formazione alla buona cittadinanza. E affinché l’insegnamento non fosse solo per i corsisti ma potesse essere a disposizione di tanti, il lavoro biennale del corso è stato raccolto in una miscellanea .

Lunedì 19 febbraio, pertanto, nella sala San Giuseppe del Redentore di Bari è stato presentato il volume  “Buoni cristiani onesti cittadini” edito da IF Press di Roma nella sezione Manuali e saggi della collana  “Laboratorio Don Bosco oggi”, curato da don Giuseppe Ruppi, presidente dell’Aps “ Laboratorio Don Bosco  oggi “.

Nella sala gremita da un pubblico attentissimo, motivato e variegato, hanno partecipato autorità civili , religiose ed i rappresentanti della Famiglia Salesiana di Puglia. Sono intervenuti Sua Ecc.za Mons. Francesco Cacucci, Sua Ecc.za Mons. Luigi Renna, don Giuseppe Ruppi SDB , curatore del Libro, moderatore don Francesco Preite SDB Direttore dell’Opera Salesiana Redentore Bari. Il Consigliere Comunale Massimo Maiorano, exallievo di Don Bosco, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale di Bari ha detto:   “E’importante essere qui con tutti voi in occasione di questo evento che celebra l’inizio delle attività formative 2018 del settore culturale del Redentore. Ringrazio Don Francesco, tutta l’Opera Salesiana e gli Exallievi di Don Bosco per l’impegno e le attività che svolgono in favore del Sociale. Infatti attraverso l’Oratorio si realizzano azioni importanti di sostegno alle famiglie ed ai giovani più bisognosi. L’invito di Don Bosco ad essere buoni cristiani ed onesti cittadini deve fare in modo da avvicinare i Rappresentanti Politici ai cittadini.

Presente il Questore di Bari dott. Carmine Esposito, che nel suo saluto al pubblico presente, ha ribadito la vicinanza delle forze dell’ordine e di polizia, ed in particolare ha posto in risalto il lavoro di coloro i quali,  in primis il direttore don Francesco Preite, svolgono nel quartiere ogni giorno. Ha ringraziato, inoltre, per la instancabile opera dei padri salesiani.

Ha quindi preso la parola Sua Eccellenza Mons. Luigi Renna,  che ha voluto tracciare una breve storia delle scuole di formazione sociale in Italia. I motivi che portarono alla loro primavera e i motivi che portarono al loro autunno, mai ad un inverno. Per fortuna adesso sta per riprendere una nuova primavera perchè  l’impegno politico non è una situazione accidentale o una scelta fra tante ma  bensì lo stesso deve essere vissuto come una vocazione al servizio dei fratelli per realizzare tutte quelle iniziative che tutelano la dignità dell’uomo e delle famiglie: lavoro, giustizia, pace, custodia del Creato e nuovi stili di vita ,immigrazione e politiche di accoglienza.

La situazione politica italiana odierna merita e necessita di proposte organiche e coerenti, con un retroterra culturale solido che permetta di interpretare bisogni e aspettative in modo lucido e di darvi risposte chiare ed equilibrate. Fondamentale è dare dunque occasione di formazione sociale e politica.La politica è stata definita da Paolo VI come “la più alta forma di carità: Giorgio La Pira, Vittorio Bachelet, don Luigi Sturzo ed Alcide De Gasperi sono stati efficaci testimoni della verità di quelle parole. I nostri tempi dicono che dobbiamo educarci ad una cittadinanza attiva ed efficace. Dobbiamo riscoprire la politica come servizio al territorio.

La Scuola di Formazione Sociopolitica deve fornire gli strumenti per proporre azioni politiche efficaci e convincenti affrontando, mediante l’approfondimento e le testimonianze, le principali tematiche alla luce della fede cristiana e delle sue mediazioni.

Dopo l’attenta presentazione da parte di Mons. Renna circa il contenuto del volume e l’uso che dello stesso se ne deve fare, il curatore Don Pino Ruppi ha posto in evidenza l’eco mediatico che lo stesso già nei primi mesi dalla pubblicazione ha ottenuto.

Mons. Francesco Cacucci nel suo intervento ha ribadito l’importanza  di formare persone in grado di intervenire nel dibattito pubblico per perseguire il bene comune in modo competente e coerente con la visione cristiana dell’uomo e del tempo a partire dall’attenzione alla realtà locale.    La res publica ha bisogno che i cittadini tornino a partecipare a un progetto comune; soggetti individuali che si sono progressivamente estraniati dalla vita comune, devono ritrovare le motivazioni per tornare protagonisti della vita pubblica».Egli ha altresì ribadito l’importanza del corretto uso di tutti gli strumenti di comunicazione odierna e come sia sulla retta via l’opera dell’Aps Laboratorio Don Bosco oggi

che realizza il corso di comunicazione sociale  perché non basta operare il bene ma perché si moltiplichi  e vada diffuso.

 

Segreteria DB LAB