Carissimi genitori all’inizio del nuovo anno di catechismo, rivolgo a voi il mio affettuoso saluto. L’uomo è una sinfonia di corpo, mente e spirito. Infatti, ogni giorno pensate ai vostri figli, dal cibo al riposo, dallo sport alle cure mediche, perché siamo fatti di “carne e ossa”. Li esortate pure a studiare, in quanto oltre ad essere corpo siamo anche “mente”. Ma l’uomo non è solo un composto di cellule e di pensiero, perché è dotato pure di “spirito”, un insieme di sentimenti che ci permettono di stare bene con noi stessi, con gli altri e con Dio. L’uomo, infatti, non ha solo bisogno di pane e di affetto, di salute e di cultura, ma desidera Dio così come gli uccelli cercano l’aria per volare. Corpo, mente e spirito sono tre dimensioni che devono crescere in modo armonico, senza che l’una prevalga sull’altra. A che serve, infatti, crescere in altezza se poi bruciamo la nostra vita in cose futili? Per non sprecare l’esistenza nella banalità, abbiamo bisogno di darle un senso e questo lo troviamo solo in Dio!

            L’uomo cerca il Cielo così come la pianta desidera la luce, perché siamo fatti per Dio e, come ci ricorda Sant’Agostino, non troviamo pace se non riposiamo in Lui. Ma tutto ciò non avviene meccanicamente, in modo automatico. Infatti, non tutti gli uomini sono capaci di distinguere il vero Dio tra i tanti idoli del nostro tempo. Per cui, spesso, capita che l’anelito di infinito che c’è in ciascuno di noi si perda ingenuamente tra i beni materiali e di breve durata, che non offrono nessuna sicurezza e non garantiscono nessuna felicità.

            Come per gli alberi non basta il sole per dare frutto, ma è necessario l’intervento del contadino, così è per i fanciulli: hanno bisogno del vostro esempio per orientare il loro cuore e la loro intelligenza a Dio. È in famiglia che i figli apprendono di non poter vivere senza Dio. Pertanto non delegate ad altri il compito di educarli alla fede, perché i primi testimoni di Cristo siete voi genitori! Se darete il buon esempio, consegnerete loro un tesoro inestimabile. Al contrario, se non credete al valore del catechismo e se fate capire ai vostri figli, in modo implicito o esplicito, che una volta “tagliato il traguardo” della prima comunione e della cresima, è terminato il cammino verso Gesù, avremo fallito noi e voi. Ma ciò che è più grave, è che impediamo ai ragazzi di percorrere la strada giusta per essere felici veramente. A tale proposito, non dimenticate che c’è un ambiente che permette ai vostri bambini di continuare il cammino e di crescere sani, e questo è l’oratorio salesiano. È una risorsa straordinaria per il nostro quartiere, con la presenza di salesiani e animatori molto bravi. È il luogo in cui i fanciulli, alla scuola di don Bosco, possono sperimentare concretamente che è bello essere cristiani.        

            Consapevoli dell’importanza del vostro ruolo, organizziamo una volta al mese degli incontri formativi per voi, che si terranno contemporaneamente a quello dei ragazzi. La presenza attiva e assidua sarà la prova che voi credete fermamente al cammino di fede dei vostri figli.

            Prima di concludere, permettetemi di esprimere un sentito grazie alle catechiste che seguono i vostri figli con competenza, gratuità e amore. Dio benedica tutti voi e l’Ausiliatrice vi protegga.

 

 Don Antonio D’Angelo,
parroco