Buon compleanno Oratorio!
8 dicembre alle ore 12 in piazza Redentore:
Cerchio mariano per ricordare i 177 anni dell’Oratorio di don Bosco
Sabato 8 dicembre festeggeremo il 177° compleanno dell’Oratorio fondato da don Bosco con la S. Messa delle ore 10, i giochi in cortile, la consegna delle tessere dell’Oratorio ed il tradizionale ed internazionale Cerchio mariano delle ore 12 in Piazza Redentore. Un evento di una portata mondiale che nasce da un semplice incontro tra un ragazzo povero ed orfano, Bartolomeo Garelli, ed un giovane prete don Bosco che l’8 dicembre 1841 a Torino affidando tutto a Maria, inizia la storia dell’Oratorio.
La peculiarità dell’Oratorio salesiano è accoglienza ed educazione integrale della persona del giovane (buoni cristiani ed onesti cittadini) che si poggia sul sistema preventivo (Ragione, Religione, Amorevolezza). Su questo asse si inseriscono i linguaggi giovanili: musica, arte, sport, social network, gioco con ritmi giornalieri cadenzati dalla preghiera e dalla “buona notte salesiana”, che consiste in un vero e proprio accompagnamento dell’Oratorio in chiave educativa.
Il ragazzo accolto viene invitato a crescere secondo il progetto educativo salesiano. Ancora oggi l’Oratorio è uno spazio vitale chiamato ad essere più dinamico ed attivo, “passando dall’idea di centri statici, dove i giovani possono venire, all’idea di soggetti pastorali in movimento con e verso i giovani, capaci cioè di incontrali nei luoghi ordinari – la scuola e l’ambiente digitale, le periferie esistenziali, il mondo rurale e quello del lavoro, l’espressione rurale e artistica, ecc..” (Sinodo dei Vescovi, i giovani, la fede e il discernimento vocazionale, 143).
Per svolgere questa missione in uscita, l’Oratorio oggi ha la necessità di insistere su due compiti precipui: continuare ad accogliere ed a formare animatori e laici adulti collaboratori, corresponsabili della missione con i salesiani attraverso un piano di formazione sistematico; continuare a costruire alleanze e reti educative sul territorio.
L’educazione è un’arte che non si esercita da soli ma che richiede la corresponsabilità a più livelli di una Comunità Educativa Pastorale in dialogo operativo con associazioni, scuole, istituzioni, enti del terzo settore coinvolti nella cura educativa dei più piccoli.
Anche in questo don Bosco è stato un grande precursore dei tempi coniugando tradizione ed innovazione e raccomandando tre cose semplici per ben animare l’Oratorio: i trastulli, i premi e le buone maniere. I giochi ed i premi non possono mancare negli Oratori ma sono le buone maniere ovvero la capacità di relazioni educative a dare qualità ad ogni Oratorio.
Continuiamo a scrivere una storia centenaria, forti del nostro passato che non imbriglia ma libera energia per affrontare con coraggio le sfide educative dell’oggi. Auguri oratoriani piccoli e grandi, Buon compleanno Oratorio!
d. Francesco Preite
Direttore