La Comunità Educativo Pastorale (CEP) è il nostro essere Chiesa, la nostra pastorale specifica inserita nella pastorale ecclesiale” (QdR PGS). Alle origini di questa comunità vi è un’esperienza carismatica comunitaria: “Fin dai primi tempi dell’Oratorio Don Bosco costituisce attorno a sé una comunità-famiglia nella quale gli stessi giovani erano protagonisti “(QdR PGS).
Tale consapevolezza è stata anche tradotta nelle nostre Costituzioni: “Nelle nostre opere realizziamo la Comunità Educativa e Pastorale” (cfr.art. 47). Essa, quindi, non è una nuova struttura che si aggiunge agli altri organismi di gestione e di partecipazione esistenti nelle diverse Opere o ambiti pastorali, ma la modalità salesiana di animare qualunque realtà educativa per realizzare in essa la missione di Don Bosco e si compone di un “insieme di persone che operano insieme per l’educazione e l’evangelizzazione dei giovani, specialmente i più poveri” (CG 24, 5).
Tale insieme è a cerchi concentrici, in base al grado di consapevolezza dei singoli e di condivisione delle responsabilità nella missione della comunità. Nella CEP si manifestano in modo particolarmente intenso e visibile la comunione e la condivisione nello spirito e nella missione di Don Bosco tra salesiani e laici (CG 24, 39). PEPSI, pp. 4-5].
La comunità religiosa (Salesiani di Don Bosco – SDB) svolge un’azione animatrice specifica nei confronti della CEP, essa è chiamata a testimoniare la vita religiosa nella sua pienezza, a garantire l’identità carismatica salesiana della CEP, ad essere centro di comunione e di partecipazione ed infine ad essere prima responsabile della formazione spirituale, salesiana e vocazionale, partecipando attivamente nei processi di formazione.