Sabato 17 Ottobre ore 20,00 presso il Salone San Giuseppe della Casa Salesiana di Bari, ingresso gratuito spettacolo sulla vita di don Bosco dal titolo “C’è da non crederci” a cura dell’Oratorio salesiano Centro Giovanile di Cerignola.

Il centro giovanile dell’Oratorio Salesiano di Cerignola, in occasione dei festeggiamenti per il Bicentenario della Nascita di don Bosco, ha realizzato un musical sulla vita del Santo dei Giovani andato in scena il 16 e il 17 maggio scorso al Teatro Comunale “Mercadante” di Cerignola.

 

Lo spettacolo ha avuto un buon successo, tanto da non avere, nella seconda serata, posti disponibili in teatro. I giovani si sono allora riproposti di metterlo nuovamente in scena il 22 Novembre prossimo, in occasione della chiusura, a livello locale, dei festeggiamenti del bicentenario.

 

Adesso viene loro offerta la possibilità di proporlo alla città di Bari che ospiterà, il 19 ottobre, il rettor maggiore dei salesiani, don Angel Fernandez Artime, nello scenario del Petruzzelli, per la chiusura dei festeggiamenti a livello ispettoriale.

 

I giovani di Cerignola sono ben lieti di essere coloro che prepareranno l’evento, offrendo alla gente di Bari la possibilità di conoscere, attraverso danze, canti e dialoghi, la figura di don Bosco. Lo spettacolo dal titolo “C’è da non crederci” tocca  gli episodi più importanti della vita del santo, ripercorrendo il suo cammino dalla scoperta dei giovani abbandonati nelle carceri alla nascita del primo oratorio; dalla presa di coscienza della sua vocazione attraverso il sogno dei nove anni alle incomprensioni subite per il suo impegno a favore dei giovani poveri ed abbandonati; dall’incontro con Domenica Mazzarello,che con don Bosco fonderà le Figlie di Maria Ausiliatrice, alla partenza dei primi missionari; dalla sua malattia, strappata alla morte per miracolo, grazie alle preghiere dei suoi ragazzi alla sua presenza viva in mezzo a noi, ancora oggi. Questo è don Bosco. Questo è quello che questi giovani vogliono comunicare. La loro passione per questo santo li ha portati a mettersi in gioco realizzando questo spettacolo. Non sono attori professionisti, ma giovani innamorati di don Bosco.